13-07-2002

 

 

 

 

VIAGGIO ALL'INTERNO DI UNA MENTE E DEI SUOI ECCESSI (ONIRICI)

...una delle mie piu' acerrime nemiche: LA PIGRIZIA, la quale, unita a massicce dosi di AUTO-INDULGENZA scatenano una reazione di destabilizzazione psichica, che quando tocca fasi di accelerazione-inter-mentale, diventa apparentemente inarrestabile... BOOOOOOOMMMMM!!!! ed io cado esausto e spossato a terra.... nessuna mano allungata e protesa
verso di me....Solo circondato dai mostri e dagli spettri di secoli bui che la mia mente crea a getto (e RIgetto) continuo...(i puntini solo solamente un pretesto per l'ennesima, sadica attesa di cio'
che stara' per accadere, un qualcosa di non ben definito, "UFO della mia psiche", oggetti, NON-oggetti non meglio identificati, ma che io conosco, SIN TROPPO BENE...). Sono trasportato da un istinto fe-
roce, sebbene abbia attimi di pace assoluta ed incontestabile, "scorticata" occasionalmente da squarci di sussulti e frenetici battiti di cuore.... ansimo nella mia perpetua agonia di uomo mai in pace
con se stesso, sempre in conflitto, pedissequamente in guerra con i miei sensi... In trincea mi rifugio ma una bomba viene gettata nel cunicolo che io mi sono scavato, sto per esplodere ma......
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHAHAHAH..... era solo un
brutto sogno,solo una sadica digressione nel mondo di una occulta, non del tutto chiara, torbida oniricita'. Mi alzo la notte, mi capovolgo e mi contorco sul cuscino, quasi fosse un'assetata amante in cerca del liquido divino. E' solo bieca fantasia. E' solo uno sporco, distorto riff al quale, drammaticamente, un'orchestra di viole, violini e violoncelli cerca di contrapporre la propria dolcezza, creando un contrasto generante insidie e terremotanti, ancestrali dubbi, sulle mie logorie derivanti da un passato che forse ho vissuto... o forse no... Tento di appoggiarmi a dolci ed infatuanti note di una chitarra classica finemente accarezzata da levigatissime, tentacolari dita, quasi si trattasse di un unico corpo, di un'unica anima. Un'unica melodia, che mi rimanda ad uno stato di dormi-veglia.
Il sogno e' finito o e' solo un'ingannevole pausa affinche' io possa essere assalito nuovamente, senza difese, nudo di me stesso e senza alcuno a cui chiedere aiuto?... Verro' di nuovo inseguito da carrozze senza conducenti o da pipistrelli dal volto umano? - chiedo al cavaliere senza volto...
Oramai in questi indefinibili, apparentemente infiniti "passaggi onirici" non riesco ad avere piu' un volto, la mia identita' si riduce ad essere tante piccolissime forme di ego che si combattono
l'una con l'altra. D'improvviso un nudo di donna riconverte i miei placati, sopiti erotici sensi: ella attenta alla mia debole indole di anarchico incompreso, lei e' una ninfa avida di lussuria e gonfia di peccati mortali: e' cosi' potente che sarebbe in grado di sedurre Mephisto, sebbene abbia deciso di legarsi a me. Si sdraia sul prato,
il cielo plumbeo e contratto su se stesso, i suoi occhi, cosi' taglienti, cosi' minacciosamente perfidi, ma pervasi di un diabolico magnetismo non riscontrabile assolutamente in nessun'altra donna
di questo Pianeta. Ma non siamo sulla Terra, bensi' in entita' parallele fra di loro attigue ma mai intersecanti, una spirale di estremi sentimenti e sensazioni divorati dalla tirannia dei Deus
Ex Machina ora seduti sul loro inespugnabile trono. Solo e sperduto in questa terra di dannati, guardato, osservato e braccato dalle loro risa distorte e strascicate; si prendono gioco del mio volto
tumefatto, della mia anima scissa in due antitetiche parti, e la mia speranza in mano alla loro crudelta'.
Il sogno sta per concludersi, e tutto verra' risucchiato in buco nero cosi' invisibile da non poter essere scorto da un normale occhio umano....
E questo risucchio e' l'Apocalisse di un incubo che sta per finire, per lasciare spazio ad una nuova giornata di Sole che noi, speriamo, possa brillare in eterno e tenere lontano le fauci attentatrici
e sanguinarie di un'Oscurita' sempre pronta a falciarci inesorabilmente........

Sono sveglio, adesso, ma avro' paura la prossima volta che i miei occhi cederanno dalla stanchezza e si consegneranno all'incertezza di un'incombente, fascinosa e sinistra Notte.
Non so dove questa volta verro' trascinato......


Non so… e non voglio sapere…

 

No… non voglio….

 

 

TELEMACO PEPE

 

Questo testo è depositato presso www.neteditor.it e quindi coperto da diritti d'autore. Esso non potrà essere riprodotto totalmente o parzialmente senza il consenso dell'autore stesso.