08-12-2002
(Libera
ispirazione da A DAY IN THE LIFE)
Ero
in macchina quella sera e la mia mente ando’ altrove.
Pensavo
alle mille suggestioni che essa puo’ creare.
D’
un tratto il mio pensiero si rivolse verso persone a me sconosciute.
Tra
queste una ragazza di cui mi ha parlato un mio amico: il suo ragazzo
L’aveva
lasciata e lei era impazzita. Impazzita a tal punto che lei un giorno
Tento’
di strappare i capelli a sua sorella, mentre era al telefono, durante
Dolce
e soffusa conversazione con il suo ragazzo.
Ma
lo sai cosa vuol dire tutto cio’…? Lo sai?…
Sono
entrato in un bar, oggi. C’era un tizio strano e bizzarro, brutto e basso,
che
fissava incessantemente il mio volto ed aveva un sorriso ebete. Chi sei?
Cosa
vuoi? Stara’ forse per uccidere qualcuno?… - mi chiesi sperduto e laconico.
Non
ho avuto il coraggio di dirgli niente.
E
mi dissolsi nel nulla.
Mi
sveglio. Oh, no! Sono ancora qui, che vuoi, dubbio, da me? Vattene, per un
po’!…
Vado
in bagno, mi guardo allo specchio. Ho fretta: devo prendere il trendo ed an-
Darmene
da questa fottura citta’. Salgo sul treno, ora sono calmo ma sto gia’
Cominciando
a farneticare. Sono entrato nel “mio” sogno. Surreale e ingombrante.
Ma
tutto sommato piacevole ed eccitante. Tutte le altre persone intorno a me
Parlano,
qualcuno mi fissa, qualched’un altro scruta il suo sguardo fuori dal fine-
Strino.
Un bambino urla e piange a singhiozzo, sua padre gli mette in bocca il
Biberon.
Una bella ed avvenente fanciulla accavalla le gambe eccitando non
Poco
i passeggeri ai suoi lati.
Scusate
tanto, ma non ho voglia di essere con voi.
E
mi spengo……………
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