23-07-2002
ANALISI SINTETICA SULLA LETTERA
AL DOTTOR FRANZ IN FAVORE DELL'ARTE PINDARICA,
PUBBLICATA OGGI 22 LUGLIO 2002
Decifrare la personale, ambiziosa e talvolta eccessivamente pomposa arte pindaricanon e' impresa facile, tutt'altro. Forse il "pubblico" rischia di venire tratto in ingannodalle compiaciute ampollosita' di contorno che avvolgono le "opere" del sottoscrittoTELEMACO PEPE, Principe Alfiere del Volo Pindarico.Cio' che sto per proporti, Francesca (ma rivolto anche a tutti coloro che non hanno"carpito" e poi "inglobato" gli elementi, dispersivi e piacevolmente caotici, della miastramba quanto avventurosa "filosofia") e' una sintesi sulla monumentale a dir pocoLETTERA AL DOTTOR FRANZ, in difesa dell'arte pindarica ingiustamente e tropposeveramente attaccata da un'altra "frangia" filosofica: mi sto riferendo con ogniprobabilita' a coloro che definisco senza mezzi termini "i filosofi eccessivi", coloro cioe' che si ritengono facenti parte di un ambiente filosofico "d'elite", ESTREMA-MENTE
selettivo, ma allo stesso tempo anche estremamente pretenzioso e fastidiosamente "snobbistico", contraddistinto da un'arroganza su cui si poggiail loro anarchico pensiero, un'anarchia per la verita' inutile ed ai piu' semplicementeincomprensibile, cosi' come incomprensibile (ed assai...) e' il "verbo" che tentanodi tramandare ma che alla fine e' solo rivolto ad una schiera segrettissima di"eletti".La mia e' una continua battaglia contro il dilagare di questo "fenomeno" che nonesito a definire "cancerogeno", in quanto esso, se divulgato, comprometterebbel'incontro fra persone e ne "inquinerebbe" i rapporti, sia sociali che umani.La "filosofia eccessiva" prevede anche, nel suo programma, concetti pseudo-politici assai pericolosi ed arcaici, essendo, il suo principale rappresentante(il citato, nella precedente LETTERA AL DOTTOR FRANZ, GOFFREDO "MGM"MALATESTA) un "discepolo" di "certo" pensiero fascista, ferreamente legatoal desiderio "bossiano" di dividere l'ITALIA in piu' fazioni, onde determinarnenon solo una separazione politica, bensi', ed e' questo che ritengo aberranteed inconcepibile, una separazione di ordine "umano e sociale": in breve si tratta di una filosofia pericolosamente e dichiaratamente "razzista".Nella Lettera al Dottor Franz manifestavo tutto il mio dissenso verso questa"politica filosofica", degna del miglior Mussolini (coadiuvato dal FUHRERdi turno, naturalmente), decisamente sprezzante verso l'essere umano ingenerale, in quanto troppo ignorante e "vergognosamente" inferiore allasua cultura...In quella Lettera esaltavo il diritto dell'uomo di poter interagire con ilprossimo, e di far prevalere la sua sensibilita', in quanto bene di incalco-labile preziosita'; il "filosofo eccessivo" si preoccupa solamente dellasua ostentata erudizione, sposando approcci ed abitudini tipicamente"tedeschi" (non a caso, alcune righe piu' sopra, ho citato il "supremoCapo Nazista...), ed ignorando la coscienza ed il sentimento umano.Il mio e' un inno, gridato (metaforicamente) a squarcia gola, alla DeaSensibilita' ed al suo immenso potere, in quanto fonte di benesserepsichico ed alla base delle relazioni interpersonali fra i VERI, degniesseri umani. Senza sensibilita' non c'e' dialogo, e senza dialogonon puo' sussistere uno spirito di cooperazione che possa favorireil progresso della Societa' e dei suoi individui. Concetti e principiche il "filosofo eccessivo" non accetta E NON INTENDE NELLAMANIERA PIU' ASSOLUTA prendere in considerazione.Per la serie: se lui e' il Nazista, noi siamo i Partigiani, sempre prontia rappresentare la Resistenza ed a combattere per la Liberta'.Si', una Liberta', con la L maiuscola.Quella liberta' di cui l'uomo non puo' e non deve fare a meno.Altrimenti la sua esistenza non avrebbe alcun senso.Parole, versi, cuore e cervello di un Anarchico del Pensiero,un incontrastato ed incontrastabile fautore di "splendida anarchia",che risponde al nome di TELEMACO PEPE, Arcigno difensore e Parti-giano del proprio liberale e progressista Pensiero Filosofico.
TELEMACO PEPE
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