15-03-2004

 

 

 

 

…yes, again… about STARSKY & HUTCH – impressioni non riportate e distrazioni ora colmate…

(Terza – e, si spera – ultima parte)

 

…dibattendo di UNICITA’ del duo poliziesco “cool” per antonomasia…Ho tralasciato un fattore di assoluto rilievo, fattore che non ha trovato spazio nei due articoli fino ad ora pubblicati. E cio’ per una mia “colossale”, imperdonabile distrazione…

Uno degli “stemmi iconografici” portanti della serie e’ inconfutabilmente lo straordinario eclettismo di Glaser e Soul: avevate per caso mai visto, prima che STARSKY & HUTCH entrasse a far parte del vostro immaginario collettivo, una simile, sorprendente, eccitante versatilita’ scenica?… Avevate dunque mai assistito a due attori camuffarsi cosi’ abilmente in decine e decine di ruoli, e con immutabile classe e naturalezza? – sorta di “personaggi polivalenti in perpetua ambiguita’”, contraddistinti da un impeccabile, a tratti particolarmente memorabile trasformismo: all’interno dello stesso episodio erano soliti verificarsi sublimi colpi di scena, attraverso una travolgente alternanza di gustosi, accattivanti, ingegnosi, enigmatici mini-plots.

Questo apparentemente sconfinato “pluralismo interpretativo” garantiva ai due protagonisti di non ripetere all’infinito il classico, monoespressivo cliche’ dello sbirro che da’ una forsennata caccia al criminale di turno: di inseguimento sempre si tratta, sebbene si possa avanzare la definizione di un “guardie e ladri” ricco di colore e fosforo, raramente impoverito da situazioni al limite del banale o da sciocchi “americanismi da fumettone indigesto”.

Ed attestato cio’, non vi sembra abbastanza quanto espresso su STARSKY & HUTCH?…

Se la risposta sara’ negativa, vi affido il compito di analizzare VOI STESSI le gesta di quei due, uno biondo e l’altro bruno, scorazzanti sulle vie di BAY CITY a bordo di un non meglio identificato “pomodoro rosso con una striscia bianca in mezzo”…

O … forse… non vi reputate abbastanza “hip” per farlo?…

 

ALAN J-K-68 TASSELLI

 

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