10-05-2003
IL MENESTRELLO
DI WHITE CHAPEL
Lungo
le umide, soffocanti strade trasversali, ficcante odore di piscio di
barbone,
barattoli vuoti inzuppati di vermi e lombrichi, unici testimoni
rimasti
di un giorno da mercato pieno, i muri delle spoglie, fatiscenti case
conservano
ancora macchie di sangue, sangue postumo di feroce sommossa
in
cui aveva perso la vita un giovane brigadiere, la notte prima.......
voci
straziate, strozzate da gole sature ed oramai afone fungono da
ancestrale
overture, ecco l'ingresso in scena di un menestrello sornione,
dai
capelli simili a colla deterrente, un passante viene corroso dal suo
perverso,
acuminato sguardo e poi si dilegua lungo una stradina senza
uscita...
un inedito brusio serpeggia lungo desolate, inquietanti vie,
ciechi
sguardi si intersecano lasciando muti i passi di bambini in mezzo
alla
piccola, ma confortevole piazzetta del borgo...............le grida
di
rimprovero di madri ansiose e "braccate" da leggere nevrosi
rimbombano
come piccoli tuoni dal misurato fragore...... .................si
incuneano
sulla mia pelle, la attraversano, fluttuano attraverso le mie
spossate
spalle, e mi rimandano ad inconfessati peccati di poco piu'
di
un secolo fa... mi imbatto in oblique rime incollate a quei muri cosi'
trasparenti,
quasi fossero in attesa di emettere giudizio e ribellarsi
a
quella sporcizia cosi' "insanguinata"....... spezzati qua e la' da
lembi
di
pelle umana..... filtrano attraverso le pareti domestiche gemiti di
fugace,
mercenario coito, prostitute dall'alito soppresso da bevute
iper-alcoliche
senza fine ansimano, si contorcono, non hanno nemmeno
la
forza od il pudore di rivelare la loro sofferenza... schiave di questa
notte,
depravate figlie dell'oblio.... future, designate vittime di serial-
killers
appostati strategicamente dietro l'angolo di Commercial Street
...
l'altra meta' oscura di una febbricitante ma infaustamente decadente
incerta,
esitante Londra, mai come ora illustre ospite di Mephisto, il quale
dirige
impareggiabilmente con sadica, scorticante regia una notte di plenilunio
destinata
ad oscurare molte vite in futuro, vite
di inqualificabile peccatori
che
non vedranno piu' la luce del giorno... mentre altri ignari testimoni di questo
assalto
al massacro non sapranno piu' distinguerla. Ombre di glaciale, penetrante
rosso
annegheranno nei nostri brucianti occhi, prima di imbattersi in Edgar
"Gamba-d'-uncino"
Callender, "attore" non protagonista di questa macabra
digressione
nell'emisfero piu' malato e contorto che si possa immaginare....
grasse
ombre, ora.... fluttuano con immarcescibile eleganza e travolgente
sinuosita'
lungo le pareti del vecchio cimitero di Manor Park...
il
sudore di giovani vergini traviate da amanti spregevoli e tiranni
palpita
e sembra schizzare dalle finestre di loschi appartamenti, resi olezzosi
da
piscio di topo e ficcante odore di pezzi di pane secco destinato alla
muffa......
.......
mentre avverto in lontananza sorde litanie di chi ha deciso di vendersi come
schiava ai propri padroni.............................
E'
appena passata la Mezzanotte... le viottole prima chiassose e cosi'
vivacemente
vocianti si chiudono, sembrano restringersi, un vento insolente e vizioso
funge
da cinico ammonitore di una notte che disconosce con ferocia e
impietosita'
la parola amore... Il menestrello, contraddistinto da
un'impeccabile
sensibilita' musicale, carpisce il delicato "passaggio" dalla
piu'
insospettabile vita di quartiere povero ed emarginato ad impervio spac-
cato
di malsane scorribande notturne, una Londra dall'identita' e fascino improv-
visamente
rapiti e smarriti, pronta a vendersi ed a ottenere il piu' illecito dei
compromessi...
delittuosi compromessi....... Con perfetta eleganza ed acume fuori
dall'ordinario
il piccolo menestrello di White Chapel si immerge in articolate, ispi-
rate
armonie, le quali immediatamente catturano la mia mutevole, perpetuamente
cangiante
immaginazione, leggermente "ingrassata" da un the' all'oppio.. appena
appena
sorseggiato...... visioni e contorcimenti cerebrali.... distorsione e
ondeggiamenti
del
pensiero.............
Dimostrando
ottima competenza musicale e spirito d'innovazione, il menestrello
decide
di avventurarsi in una suite barocco-classica a tratti quasi
"illegale"
nel
suo inconsueto ma terribilmente surreale, magnetico intercedere......
strofe
spezzate e mai piu' ricomposte.... parti di flauto mai udite prima
d'ora.......
ed acide, lussuriose parole narranti fiotti di sangue zampillante, an-
cora
caldo da vene spaccate, scisse da bisturi e organi vaginali asportati....
melodie
assurde
e dalla malvagita' solo blandamente repressa che si erigeranno ad irreale,
insostituibile
colonna sonora di mephistofeliche elegie al peccato, peccato
supremo
e senza confine.......
...ed
in White Chapel, questa notte, per il dolore non vi sara' mai fine........
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