02-10-2005

 

 

 

IS THAT STILL ‘SOUL’?...

 

‘Soul’, la ‘musica dell’anima’:

una contraddizione in termini

 

Sguardo Sul Cosiddetto ‘Soul Del Terzo Millennio’

 

 

…………‘Soul’: un tempo si chiamava così… Oggi non dovrebbe più chiamarsi in tal modo, perche’ ‘soul’, in Inglese, significa ‘anima’, termine che, nel gergo della musica di colore americana ha inequivocabile significato di‘emozione, pathos, svisceramento del proprio fuoco interiore, suprema espressione del canto. E, soprattutto, VOCE dell’anima. Una voce, essa eterna erede dei canti spiritual eretti ad inni dalle generazioni moderne, figlia legittima di quell’espressione di dolore delle popolazioni nere ridotte a schiavitù, di cui oggi non si odono che soffocati echi.

Il cosiddetto ‘soul di inizio Millennio’ non è che il ‘pronipote degenere’ dell’’afro-american rhythm’n’blues degli anni ’50 e ’60: quello, tanto per intenderci, di Sam Cooke e Ray Charles, Aretha Franklin e James Brown, Otis Redding e Marvin Gaye, Smokey Robinson e Sam & Dave, passando per Dionne Warwick e Etta James, Stevie Wonder e Wilson Pickett, Temptations e Four Tops, e molti altri ancora (un discorso a parte meriterebbe un gigante come Al Green, discograficamente associato agli anni ‘70, al contrario, erede, sia spirituale che musicale, dei grandi soulsters che l’hanno preceduto) : ciascuno di essi trasmetteva all’ascoltatore una originale sintassi musicale, fungendo da ‘strumenti umani’ attraverso il cui filtro venivano emesse divine vibrazioni sonore, esse sublime sintesi di uno stato d’animo immortalato da una voce qui in funzione quasi ‘medianica’. Oggi, dai solchi delle odierne ‘soul-stars’, questa ‘trasmissione musicale’ appare fredda, vuota, incolore, preconfezionata: al posto del pathos interpretativo subentra un pseudo-sentimento volgarmente costruito attorno ai nuovi prodigi che la tecnologia del Terzo Millennio è in grado di offrire: trattasi di ‘soul’ intossicato, impersonale, astutamente commerciale, una (implicita?) ‘campionatura dell’espressione umana’, in netta, criminosa antitesi al concetto-madre della musica afro-americana. Andate ad esaminare (sebbene ‘esaminare’ sia un termine, in tal contesto, alquanto pretenzioso…) le discografie di Whitney Houston, Mariah Carey, All Saints, Janet Jackson, Celine Dion, Tony Braxton: artisti emblema del cosiddetto ‘contemporary-soul’, voci sin troppo perfette, senza la minima sbavatura, studiate e calibrate al millimetro, autori di performances caratterizzate da acuti e preziosismi vocali ‘stesi’ su di un tappeto sonoro architettato nei minimi particolari… ma… ma mancanti, terribilmente mancanti, di un elemento determinante: il sentimento, meglio ancora: l’anima: senza di essa non posso che decretare l’epitaffio di un ‘soul’ che non esiste più, sorta di defunto sperduto in chissà quale ‘terra dei non-morti’… Ogni tanto si aggira in qualche solco di vinile, oppure resuscitato da giovani promesse che, coraggiosamente (alla faccia del Demone Business), rifiutano a priori qualsiasi ruffianeria iper-tecnologica al fine di abbracciare il cuore di una passione proveniente da lontano, molto lontano.

Ebbene sì: la ‘musica dell’anima’ targata-Terzo Millennio altro non è che fiacco‘shock-soul’, vale a dire un bislacco guazzabuglio che si spaccia per ‘genuino prodotto al passo coi tempi’ (e che tempi!!…sic…k…), in realtà, essa spietato ritratto dell’abominevole sterilità di un ambiente musicale che muore 1000 volte al giorno per rinascere altre 1000 volte, solamente in maniera ancor più deforme e sconsolante… Le liriche dei presunti soulsters contemporanei sono, nella maggior parte dei casi, sconcertanti: patetiche oltre ogni limite, svenevolmente lacrimose, trasportate, ‘gonfiate’ da un pathos che più che trasmesso sembra ‘vomitato’… provocando una ‘indigestione emotiva’ al sottoscritto, e magari a tanti altri amanti del Vero Soul…

Il ‘virus’ dell’over-pathos ha trovato i suoi esponenti, musicisti autori di melodie ‘grasse’ ulteriormente fagocitate da pacchiani drammaticismi per quel che concerne il dipartimento vocale, provocando all’ascoltatore, quasi più uno stato di ansia ed estrema palpitazione che pura gioia nell’ascolto e senso di alleggerimento interiore. Il ‘quadro’ sovra-esposto è prioritariamente appannaggio del ‘contemporary gospel’, e di (ehmmm…) ‘artisti’ quali Fred Hammond (‘Glory To Glory To Glory’), John P. Kee/Inner City Gospel Choir (‘God Of Mercy’) e R. Kelly (‘I Believe I Can Fly’, resa celebre dalla colonna sonora di ‘Space Jam’, pellicola fantasy avente come protagonista Michael Jordan): proprio ‘I Believe I Can Fly’ è lo stemma della pacchianità musical-emotiva odierna: voce tronfiamente lamentosa, in eterno bilico tra pianto e strazio, testo esemplarmente ruffiano, esso l’equivalente di una trasmissione di Maria De Filippi…: ‘Credo di poter volare, credo di poter toccare il cielo, ci penso ogni giorno, spiegare le ali e volare via…’ – uno che scrive liriche così (involontariamente) tragi-comiche meriterebbe, come minimo, una vacanza-premio come lavoratore socialmente utile nelle miniere russe, tutorizzato nientepopocaccadimeno-che dai pronipoti (loro certamente assai meno degeneri…) dell’indimenticato Stakanov (nella speranza egli abbia prodotto tanti ‘eredi’ quante furono le sue ore di lavoro straordinario…)…

Molto, molto meglio procurarsi su videocassetta‘The Very Best Of Alvaro Vitali’, che non esiste, ma che dovrebbero immettere al più presto nel mercato al fine di sopprimere (e definitivamente) questi ‘magnaccia del soul’ rei di aver irrimediabilmente inquinato, prima, e sterilizzato, poi, l’espressione del canto per eccellenza.

…a ben pensarci, forse è meglio quella… misconosciuta protagonista di ‘Giovannona Coscialunga’… … si… dai… la stessa che ha ‘interpretato’ ‘Quel Gran Pezzo Dell’Ubalda Tutta Nuda E Tutta Calda’… (h)azz… comincio ad avvertire ‘sospetti rigonfiamenti’…’

 

ALAN J-K-68 TASSELLI (LUCA COMANDUCCI)

P.S.: …acc… e contro-acc…: non sono riuscito a scovare nessuno dei due film sopra-menzionati, di conseguenza mi sono nuovamente imbattuto nella colonna sonora di ‘The Preacher’s Wife’, all’interno del quale padroneggia Whitney Houston accompagnata dal Georgia Mass Choir… a circa metà CD ho realizzato le a dir poco strabilianti potenzialità lassative della musica in esso contenuta… tremino le Farmacie… un nuovo temibilissimo purgante-rivale è in agguato!!… E cac….o tutti (più o meno) felici e contenti…

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