06-03-2004

 

 

 

 

 

 

 

COME MI PIACE…

 

Come mi piace venir divorato dagli angoli bui ed umidi di corridoi terminali al primo piano di una Biblioteca, nell'esatto momento in cui le luci vengono spente ed io divengo una sagoma offuscata e difficilmente individuabile, indecifrabile. Quanto adoro rispecchiarmi nell' ecatombale silenzio della neve che viene pianta dal cielo... Studenti ed impiegati prendono la via per l'uscita, tornando alle loro comuni distrazioni di gente per bene ed ordinaria... mentre io vado alla ricerca di altre pareti spoglie ed inespressive sulle quali appoggiare e stendere le mie ansie ed incertezze di uomo assuefatto dai suoi "strani incontri" con se stesso... Vivo nel culto dell'incertezza e mi siedo provocatoriamente sul tempo cinico e sfuggente... convertendo ogni agente esterno in formule del pensiero che spero gli altri non comprenderanno mai... fra me e me nessun punto e nessuna virgola, solo puntini in sospeso per un ego galleggiante a cui sembra piacere morire e per poi rinascere in lassi di tempo impercettibili quasi fosse mia intenzione divertirmi sadicamente a spezzare i secondi.......... mentre i miei occhi sono gia' chiusi ed i miei accessi cerebrali si nutrono degli impulsi piu' schizzati, nebulose dalle temperature siderali e magmatiche al tempo stesso circumnavigano attorno ad orbite ellittiche tentando di sedurre le mie vacue, flebili percezioni di meteorite impazzito, senza un punto di partenza ne' di arrivo.... vagante nel mezzo, al centro di universi senza colore e sballottato da acquose dimensioni a emisferi paralleli all'interno dei quali non sono altro che un inutile pulviscolo di materia... Mi genufletto sulle mie ansie, e mi stendo sulle gote di brevi illusioni erotiche naufragate ancora prima di nascere… mentre una distinta presenza femminile mi nega per l’ennesima volta l’accesso alla sua estrema, bensi’ altamente sciocca riservatezza….. E non potei che dissolvermi lungo quelle pareti spoglie e strascicate di Biblioteca prossima alla chiusura, la cui decadenza fluttua sulla mia ombra… non sono che un’anima implicita nel frattempo eclissatasi in un frammento di secondo… in attesa che essa possa ritrovare la via del ritorno…

 

TELEMACO PEPE (LUCA COMANDUCCI)

 

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