16-02-2003

   

 

BREVI (MA CONCISI) PENSIERI SUL TERMINE "GUERRA"

 

Solitamente quando si affronta un tema delicato e

fin troppo comune come quello che ha per oggetto

la guerra, in molti (troppi, forse) si scagliano

furibondi contro il potere politico dei paesi

piu' forti ed autoritari senza davvero comprendere

quali complessi marchingegni operano nel "dietro

le quinte"... Io per primo mi rifiuto di pensare

ai mille perche' e per come le guerre esistano,

perche' si tratterebbe di porsi milioni di quesiti

che mai avranno una risposta certa in grado di accontentare tutti. La verita',

cinica ma terribilmente, sincera, e' che le guerre esisteranno sempre, perche'

su 1 persona che si batte per la pace

ce ne saranno altre 10.000 che crederanno il contrario;

a determinare tutto, a decidere come e quando si

debba combattere una guerra, sono influenti persona-

lita' di autoritarie forze politiche, gente troppo

persa nelle smanie di infinito potere e professanti

principi gerarchici per i quali l'uomo non e' altro

che una bestia, una macchina pronta a dover partire

per la prossima causa bellica.

Non ho mai creduto agli eccessivi ideali pacifisti,

in quanto spesso si tratta di gente del tutto al di fuori di una realta'che

ignorano e che non possono

capire compiutamente, e per questo ostentano ancora

di piu' principi da loro stesso inventati ma solamente

fine a se stessi. L'utopia era una formidabile quanto

inedita, splendida forma di auto-difesa, negli anni

'60, ma oggi essa appare ridicola, per non dire

superflua. Per me non ha alcun senso riunirsi nelle

piazze a gridare "EHI, PEOPLE, LET'S STOP THE WAR"...

Perche' se e' vero che molti accolgono con trepido

entusiasmo il messaggio di pace ed amore, altrettanti

fanno l'esatto opposto, e magari qualcuno di loro

e' sul punto di mettere piede sull'aereo militare

che lo portera', forse, a faccia a faccia con il

nemico e quindi con la morte. Ci sono, a mio modesto

parere, molte, troppe contraddizioni in seno a questo

concetto: noi vogliamo la pace ma nessuno opera vera-

mente in maniera costruttiva per raggiungere tale

scopo, ma l'aspetto piu' triste e desolante e' che

noi giovani, noi ancora illusi utopici del cazzo

non abbiamo NESSUNISSIMA voce in capitolo, il nostro

voto e' pari ad uno 0 scolastico, cioe' IL NULLA,

IL NULLA PIU' ASSOLUTO.Non e' estremo cinismo, il

mio, cerco solo di essere estremamente realista,

cosi' come cerco di capacitarmi del fatto che certi

ideali una volta di moda ora sono solo obsoleti e

sinonimo di passato remoto, ASSAI remoto.........

Tanto ai governi (tantomeno a quello italiano....)

non frega nulla dei milioni di morti che a giorni

si conteranno, a loro interessa solo sfregarsi le

mani per una guerra vinta od accanirsi uno contro

l'altro come bestie da soma in caso di guerra persa.

Almeno vorra' dire che qualcuno, in una ipotesi o

nell'altra, uscira' sconfitto ed in attesa di rina-

scere il giorno dopo.

 

TELEMACO PEPE

 

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