04-12-2004

   

 

TRILOGIA DEL PAZZO CRONICO

 

 

 

GRAZIE A DIO E' LUNEDI'! - CRONACA DI UN PAZZO CRONICO

 

Grazie a Dio domani sara' Lunedi'.

E grazie a Dio domani disporro' del mio squarcio giornaliero per vomitare tutte le mie nevrosi ed acide problematiche sulla mia fidata psichiatra. E grazie a lei avro' motivo di esorcizzare, anche se solo per un'ora, i miei atroci mali, mali di un pazzo incompreso malato sempre piu' di solitudine e che si ciba di gonfie disillusioni. Mai come in questo momento potrei erigere la mia adorata pazzia ad innegabile bandiera di unicita' e di diversita', dove le mie angosce metropolitane sembrano l'ideale complemento dei sorrisi e delle tenere effusioni che le persone si scambiano continuamente. Io di questo mondo sono un'ombra, della Luna sarei il lato oscuro, pronta a schiarirsi ma dominata da quell'alone di severa incertezza e dubbio che contraddistinguono il mio eclettico cervello. Mai come in questo momento mi sento cosi' padrone della mia sana malattia di mente, sorta di (in)controllata senilita', passante da uno stato di glaciale indifferenza ad uno di magmatico incandescente calore. Mai come oggi io mi sento orgoglioso di essere pazzo, di essere COSI' pazzo, cosi' fuori di testa che gli altri stentano a capirmi, perche' NON VOGLIONO capirmi. Li lascero' al loro destino, di costoro non mi frega proprio niente, io sono io e questa e' una legge inconvertibile.

 

Domani sara' l'ennesimo turno, l'ennesima pena da scontare, dove liberero' i miei spettri di uomo annoiato ed estremamente pauroso di amare (e forse di essere amato); sono vittima del mio inconscio, ne sono cosi' innamorato; sono travolto dall'indifferenza della gente e dal loro mancato sapere, il mancato sapere di un uomo che non e' uomo, un uomo che stahe non e' uomo, un uomo che sta'________________________________________________________________________________________________ male, molto male, in continua guerra con se stesso. E di conseguenza anche con gli altri. Oggi e' Domenica, ed ho deciso, per l'ennesima volta, di appoggiarmi ai miei acuti stati di malinconia, finche' arrivera' il momento in cui essa svanira'; trafitto dal viso di persone che non amo ricordare, mi trascinero', stancamente, fino a radere il suolo del pensiero e poi, in un lampo, saro' pronto a spiccare un salto verso l'infinito. Ho da poco consumato il mio caffe', il vero "highlight" del giorno, sorta di atto fisico supremo indispensabile per la mia indole e per il mio volere di schizzato a lunga scadenza (detta "etero-scadenza").

E tutto di nuovo da capo, fino al prossimo caffe'. La mia ispirazione giornaliera e' giunta al termine, e mi spengo lentamente, ma con gran classe.

 

BYE

 

Telemaco

 

 

 

INFINITO DELIRIO------ VIAGGIO NEL TELEMACO-SUBCONSCIO

 

...ed eccomi, come promesso, reduce dal secondo caffe'... ed ora schizzo in orbita.

Niente culi per ora, niente illusioni, nessuna donna, solo io ed i miei super-io a volare a velocita’ ultra-sonica verso un cielo di fantasie surreali e distorte, Lewis Carroll sicuramente mi fara' un plauso per tutto cio', in fondo e' da lui che sto prendendo........ sono vittima del mio stato di subconscio e non voglio certo abbando- narlo.... il caffe' sta facendo sempre piu' effetto....wowoowowowow ............... eccitante, eccitato e concitato...!!!!!!!!! parola d'ordine: schizzare il piu' possibile......!!!!!!!!! Tra le parole ed i punti vi e' solo una schizophrenia irrefrenabile di passaggio, sto delirando, impazzendo, ma con gioia e con classe, sono un ottone vivente che non attende altro di essere suonato per poi essere raggiunto da altri strumenti a fiato, e via con l'orchestra!... Sono ubriaco della mia mente..........

Ora mi concedo questo ennesimo slancio, e come una sinfonia del tutto improvvisata, non ho spartito, solo qualcosa dentro da tirare fuori, sono guidato, sono "posseduto", ammaliato e stregato da echi del passato, in balia di un terromoto di vibranti sensazioni, urla negroidi si sovrappongono e si complementano, fanno l'amore tra di loro e l'orchestra di fiati impazza, io impazzisco, ne sono estasiato... il mio orgasmo musicale e' portato quasi a compimento...! Non c'e' inizio e non c'e' una fine, e' come lo spazio infinito che ci disperde tra galassie di melodie ed esplosioni di meteoriti sonore, dalla musicalita' strozzata, stuprata dal sommo esecutore, direttore della banda.

Mi frantumo e mi ricompongo.

E vi osservo dall'alto.

Imperioso come mai sono stato.

 

BYE

 

Telemaco

 

 

CATEGORIE (POCO) PROTETTE

 

...volevo aggiungere un mio appunto, dopo cotanto erotico delirio mentale......

 

Mi sento ormai parte integrante di una categoria (poco) protetta. Appartengo cioe' a quel genere di individui che per assoluta necessita' hanno bisogno di uno stramaledetto squarcio di amore, anche piccolissimo, ma ugualmente significativo, uno schizzo di affetto che ci indichi che quella e' la via giusta. Noi, maledetti per eccellenza, "costretti" a trasgredire e poi ad aggredire, per spirito di sopravvivenza, ma senza cattiveria o se con cattiveria, mai gratuita, si badi bene. Noi, incompresi per eccellenza, ci trasciniamo stancamente da una illusione all'altra, senza mai essere completamente apprezzati o capiti. Destinati ad una esistenza bohemiene, vediamo gli altri ridere ed abbracciarsi, mentre noi stiamo seduti al banco di un bar ed assistiamo impotenti. E veniamo lasciati affondare accompagnati dalla nostra unica amica, una generale, fredda indifferenza, il nostro reale assassino. In quel momento moriamo e quando risorgiamo, quegli splendidi lampi di pazzia che noi abbiamo vengono fraintesi. Veniamo rispediti nell'oblio, pedissequamente scambiati per diversi, per individui dall'alto tasso di pericolosita', altamente negativi, nocivi mentalmente. Cala il sipario, gli spettatori si alzano contenti dalle sedie, soddisfatti dello spettacolo assistito.

Noi arranchiamo, e ci chiediamo migliaia di perche' senza una risposta; siamo affranti nel nostro incompreso dolore, le luci si spengono e viene calata su di noi la notte piu' buia ed oscura, un'oscurita' che ci lascia in un mondo a parte.

Sono un natural born bohemiene, e non ne sfuggo. Ormai ho accettato questa realta', e non ne sono del tutto scontento.

Questa e' la mia natura, e, come detto in piu' di una circostanza, essa e' assolutamente inconvertibile.

"Maledetti" si nasce, non si diventa.

 

BYE

 

Telemaco

 

 

TELEMACO PEPE

 

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