19-03-2004
VOLTEGGI SULLE ROCCE DEL TEMPO INCANTATO
di
TELEMACO
PEPE (LUCA COMANDUCCI)
L'immagine si apre con
una fotografia sbiadita quasi fosse immortalata da una cinepresa in graduale
dissolvenza verso un sempre più nitido, spodestante color bianco… lo
straziante candore di quella collegiale dal viso scolpito nella possenza di un
tempo remoto, accompagnato dai pulpiti e battiti di cuore giovanili in un caldo,
asciutto giorno di San Valentino, mentre un sinuoso, peccaminoso flauto dipinge
note di assurda bellezza, decantando il lento scorrere di un sogno all'interno
di un altro sogno… Concetti meravigliosamente astratti amano rincorrersi l'un
l'altro, sovrapponendosi, contorcendosi, librandosi verso l'Infinito del Cielo
al di sopra delle nostre più inafferrabili fantasie. Miranda quel giorno non
volle solo scalare un prodigio di Madre Natura, ella avrebbe voluto sfidare il
più profondo e subliminale inconscio dettato dall'Ignoto, levitando il suo
corpo e la sua oltraggiosa ambizione… e da quell'Infinito sarebbe stata
inghiottita, per l'eternita'… mentre… sempre piu' fitte sussurra si inarcano
e si spengono sulle alte rocce della montagna, lassu' sulle "Rocce
Del Tempo Incantato", il naturale scorrere
dello spazio-tempo sfugge ad ogni rigore matematico, la chimica degli eventi non
corrisponde più a cio' che vediamo… non scorgo null'altro che volteggi,
volteggi su volteggi…e poi ancora volteggi…. Piedi nudi levitanti sulle
candide rocce… quei corpi fluttuanti che stanno per varcare fatalmente una
dimensione che non ci compete…. Ed ecco Miranda, che per un attimo rivolge un
ultimo sguardo, con espressione di smarrita, raccapricciante estasi dipinta
sull'impossibile bellezza del suo volto, verso i miei quesiti sospesi, rimasti
inesplicati a ridosso delle rocce…….. ‘La vita non ha
finali’,
certo, ma nemmeno una risposta definitiva… non esistono ne' mai sono esistite,
risposte definitive…. Solo domande lasciate disperdere nel vuoto piu'
incolmabile ed oscuramente enigmatico… una vorticosa, infinita spirale di
dubbi e supposizioni, …………………………………………….e
nulla più.
So, ora, per certo: la vita ha un inizio, ma nessuno mai sapra' se, veramente,
abbia una fine…
…cosi' come sono dannatamente sicuro che Miranda, quel giorno di San
Valentino, avrebbe abbracciato, tra i suoi mirabili volteggi ed oscillanti
levitazioni, il significato dell'Oltre… per non lasciarlo mai più.
TELEMACO PEPE (LUCA
COMANDUCCI)
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